| Ci tengo a precisare che il contatto con gli spiriti, deve essere affrontato solo se ci sente pronti e si ha la giusta disposizione d'animo, oltre che la dovuta conoscenza. Il fatto se sia da farsi o no, in questo preciso ambito, dipende dall'intenzione con cui ci si avvicina ad esso. La pericolosità dell'assuefarsi a tali pratiche è assolutamente subdola e difficile da rilevare, sopratutto se in persone inesperte che possono facilmente essere tratte in inganno da entità che percepiscono dalla vibrazione che la ludicità emana, un terreno fertile sul quale seminare il proprio caos ed al peggio, interferire dal punto di vista energetico, facendo riunire i malcapitati spiritisti, SOLO ed asclusivamente per assorbirne le energie, e continuare con subdola maestria a confonderli. Anche gli spiriti bassi, o le larve, ( senza parlare di demoni o forti entità negative), non dimentichiamoci che godono di facoltà a noi sconosciute, e la lettura del nostro vcampo vibrazionale, è per loro un gioco dal quale trarre i dovuti calcoli per il loro prossimo comportamento da attuare a discapito degli spiritisti. Difficilmente un'entità che giunga a voi per aiutarvi o per consegnarvi messaggi di alto livelo spirituale, userà la blandizie, la menzogna, l'intimidazione, la costrizione.....queste sono tutte prerogative che normalmente rivelano entità menzognere e pericolose. A mio avviso solo l'esperienza e lo studio di questa tematica permette una valutazione ed una giusta scoperta della metodologia operativa. E' vero che restare sempre nel " ma, farò,...dovrò tentare....non sono pronto" limitano e pregiudicano la vera realta della disposizione di ognuno, e non permetterano all'esperienza basata sui fatti, di evolversi e costruirsi una sua ragion d'essere. Nonostante vi siano alcune regole rigida da rispettare, anche la personale contribuzione alla ricerca di nuove metodologie da applicare al dogma dello spiritismo, sono possibili ed auspicabili: se si pensa a come era strutturata la concezione spiritica dell'800, gia ai giorni nostri troveremo delle variazioni e degli ammodernamenti ( passatemi il termine) relativi al rituale legato alla preparazione di una seduta. Il consiglio che mi sento di dare spassionatamente è quello di non sforzarsi di affrontare ciò per cui proviamo timore o paura, è meglio avvicinarsi lentamente e per gradi, cercando in primis di abbandonare i preconcetti che normalemente nascono dalla non conoscenza e dai miti che hanno alimentato il credo comune, senza mai supportarlo con concretezze. Come per la Magia, anche lo spiritismo, la medianità, ed ogni ambito ad esso correlato, hanno bisogno di un loro spazio nel quale intraprendere un percorso, e scontrarsi con tutti gli ostacoli che su di un percorso si possono trovare. Il preconcetto è comunque un elemento importante che ha generato e continua ad alimentare diffidenza: come la Magia richiede grande apertura mentale, così lo spiritismo ed il contatto con le entità.
|