La Città degli DEI

EQUISETO, proprietà ed usi......

« Older   Newer »
  Share  
chamo
view post Posted on 22/10/2006, 13:18




EQUISETO

Fusto fertileimage

Fusto sterileimage

Equisetum arvense
Famiglia: Equisetacee
Nome comune: coda cavallina


Caratteristiche: ha due tipi di fusti, fertili e sterili. I rami sterili raggiungono un'altezza di circa 30 cm, sono privi di ramificazioni e portano sulla sommità una capsula che se scossa lascia uscire le spore. I rami fertili raggiungono i 60 cm d'altezza, sono di colore verde, presentano nodi e ramificazioni. La parete dei fusti contiene cristalli di silice. La pianta non ha ne fiori ne semi. La sua riproduzione è assicurata alle spore.

HABITAT: E' una pianta originaria dell'Europa; talvolta infestante, è abbastanza comune nell'Italia settentrionale.
Periodo di fioritura: marzo/aprile (fra maggio e giugno è sterile)
Habitat: cresce in ambienti umidi e in prossimità di corsi d'acqua.

Etimologia: il suo nome deriva dal latino equus (cavallo) e seta (crine), cioè "coda di cavallo". A causa della forte presenza di silice nei fusti gli equiseti venivano usati per lucidare oggetti in legno e metallo.

Proprietà officinali: i fusti sterili contengono acido silicico, saponina, flavonoidi e sostanze amare. Le principali azioni terapeutiche dell'equiseto sono dovute alla notevole abbondanza di silice, calcio e potassio ed altri minerali. L'acido silicico ha la proprietà di aumentare l'elasticità dei tessuti e di aiutare la ricostruzione dello scheletro, viene proposto un trattamento a base di Coda cavallina per accelerare la guarigione dalle fratture.
Nell'ambito di un uso esterno tradizionale è impiegata nei disturbi emorroidali, per le perdite di sangue dal naso, per le varici, per i pruriti e per le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola.
Per uso interno la Coda cavallina è diuretica ed esercita meglio la sua azione attraverso preparati alcoolici (tinture). Esercita una generica azione depurativa e astringente intestinale.
In erboristeria viene utilizzato il fusto sterile essiccato al sole e ridotto in polvere pestandolo al mortaio o passato al macinino da caffè. La polvere così ottenuta viene consumata in quantità di un cucchiaino da caffè diluito in acqua o mischiato a un po' di miele.Raccogliere solo fusti lontani dalle strade. Lavarli molto bene prima dell'uso. L'equiseto non risulta essere una pianta tossica, ma è meglio non consumarne in grande quantità (due cucchiaini da caffè di polvere di equiseto al giorno sono sicuri).
raccolta tra giugno e settembre. Va essiccata in mazzi legati e incappucciati da un sacchetto di carta forato, in ambiente secco e ben areato, al riparo dal sole.

Tisana drenante diuretica
Equiseto pianta int. 50 gr Centella foglie 20 gr Pilosella foglie 20 gr Ginepro bacche 10 gr: 1 cucchiaio in 250 ml di acqua far bollire un minuto quindi lasciare infusione 15 minuti. filtrare.

POLVERE
Macinare finemente 30 grammi di Equiseto secco sino a ridurli in polvere finissima., va consumato in dose di un cucchiaino al giorno, può essere diluito in miele. Ottimo come rimineralizzante.

IMPACCHI:
Bollire 20 gr di Equiseto in mezzo litro d’acqua per 5 minuti. L’erba può essere utilizzata per impacchi cicatrizzanti su piaghe e ferite. L’acqua di bollitura può essere usata per pediluvi o maniluvi nelle patologie artrosiche dolorose.

Il DECOTTO:
si prepara mettendo 70 gr. di rami seccati al sole in mezzo litro d’acqua. Calma l’affanno , scioglie i calcoli renali e la renella, è cura efficace nelle affezioni epatiche, renali, artritiche e nell’artrosi.

Uso esterno :
La parte aerea della pianta : Per detergere le ferite, fermare le emorragie nasali, lenire le pelli infiammate, bruciore di gola e le infiammazioni emorroidali.

Infuso :
5 grammi in 100 ml di acqua. fare lavaggi, sciacqui, gargarismi, applicare batuffoli di cotone o compresse di garza imbevuti di infuso sulle zone interessate.

La CENERE di equiseto, ricca di silicio, cura le piaghe e le ulcere.

Bagno di coda cavallina
Ponete a macerare 100 g di coda cavallina (fusti sterili) per 1 notte in 1 l d’acqua fredda.
Quindi fate bollire per 3-4 minuti a fuoco lento, lasciate riposare in infusione per 15 minuti, poi filtrate e aggiungete il liquido ottenuto all’acqua del bagno, dove vi immergerete per 20 minuti per combattere i disturbi dovuti a vescica debole.

INFUSO.
50gr di Equiseto aggiungere 5 gr di Malva in 20 ml. D’acqua. Bere due tazze al giorno come antinfiammatorio intestinale, rimineralizzante, diuretico.

Olio di Equiseto:
10 gr di foglie di Equiseto possibilmente fresche ( se usate la pianta secca la dosesarà di 20/25 gr) 150 ml di olio di oliva.
Mettere a macerare l’erba nell’olio e mescolare molto bene, scaldare l’olio alla temperatura di 45 ° e spegnere il fuoco.
Aggiungere un cucchiaino di alcool a 90° e mescolare molto bene il composto.
Lasciate a riposare per almeno una settimana: filtrate ed usate come riminerallizante e cicatrizzante cutaneo, oltre a nutrire ed ammorbidre una cute secca o danneggiata dal sole.

Uso cosmetico :
Una manciata di droga infusa nell'acqua calda del bagno è utile per le pelli rilassate e rugose.

CONTROINDICAZIONI
Evitare di assumerlo in concomitanza con farmaci anti-ipertensivi, corticosteroidi, digitali, anticoagulanti e litio

Tossicità

Si sono osservati casi di avvelenamento di animali che avevano ingerito notevoli quantità di equiseto. I fenomeni nervosi conseguenti all'avvelenamento sembra siano dovuti ad un'azione paralizzante sui centri cerebellari e spinali. All'autopsia di cavalli morti per avvelenamento si è riscontrata iperemia e raccolta di liquido sieroso nelle meningi spinali e cerebellari. Non è certo però se la tossicità dell'equiseto sia legata alla presenza di principi attivi tossici oppure se derivi dall'infestazione di un fungo che a volte colpisce la pianta. Quest'ultima supposizione deriva dal fatto che l'equiseto non è dotato della tossicità descritta.

USI MAGICI

Pianta legata a mercurio e luna, il metalli sono il mercurio e l’argento.
Le pietre sono il quarzo, la mica.l’opale,berillo.

E’ una pianta che si presta a miscele d’incensi per la riuscita di un intento:
lavorativo, scolastico, familiare. Miscelare in parti uguali Equiseto, potentilla, bardana,mirra, aloe. Tritare e poverizzarare il più possibile la miscela che brucerete sui carboncini.
Per la divinazione o la concentrazione tritate 2parti di Equiseto, 1 di Verbena, 1 di Chiodi di garofano, 2 di polvere di benzoino. Polverizzate la miscela ed usatela per i vostri esperimenti, usando anche una candela bianca ed una azzurra.


Hanno collaborato Elfo)O( e chamo.

Edited by elfobianco)O( - 22/10/2006, 14:51
 
Top
0 replies since 22/10/2006, 13:18   4532 views
  Share