La Città degli DEI

CIPRESSO, proprietà ed usi......

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chamo
view post Posted on 26/10/2006, 07:10




Cipresso
Cupressus sempervirens

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Il Cipresso è un meraviglioso albero della famiglia Cupressaceae (Conifere in parte) che la natura ci regala e del quale possiamo usare le sue particolari qualità curative e magiche.
La droga: I frutti o galbuli e i rametti con le foglie.
Le sue proprietà erboristiche : Astringeti, vasocostrittrici, toniche della vescica, antidiarroiche, balsamiche, tossifughe.
I principi attivi: Olio essenziale, terpineolo, tannini, catechici.

Generalità: famiglia di conifere, generalmente sempreverdi, originarie del Mediterraneo orientale, diffuse a tutto il bacino Mediterraneo; è un albero longevo, a crescita lenta, che in natura può raggiungere i 20-25 metri di altezza. Le piante maschili producono in primavera infiorescenze che liberano molto polline giallastro; le piante femmina invece producono frutti tondeggianti, che in autunno liberano piccoli semi. Hanno chioma compatta, di colore verde brillante e foglie piccole, opposte, simili a squame, se strofinate diffondono un odore caratteristico; i frutti (galbule) sono tondeggianti, deiscenti, costituiti da capsule carnose, che a maturazione diventano legnose e si rompono liberando i piccoli semi. Molto utilizzato nei giardini sui bordi di viali, anche come alberatura stradale. ama le posizioni soleggiate, possibilmente riparate dagli inverni troppo freddi, e dai venti. Non teme molto il freddo, anche se difficilmente sopravvive in climi troppo rigidi. Non sopporta molto bene gli eccessi di inquinamento.
Il nome cipresso viene dal greco antico Kyparrissos cioè Kypros in poche parole cipro isola del mediterraneo in cui abbondo. Il cipresso è una pianta probabilmente non autoctona in Italia, ma originaria dei paesi mediterranei orientali: secondo alcuni sarebbe stato importato dagli Etruschi, secondo altri dai Fenici.
Si è comunque molto diffuso e in certi posti naturalizzato, tanto da essere considerato uno degli elementi più cartatteristici dell'Italia mediterranea.
il nome specifico indica la persistenza del fogliame, che dà alla chioma il caratteristico colore verde scuro. Dalla più remota antichità il cipresso è considerato albero cimiteriale come testimoniano diversi autori latini.

QUANDO SI RACCOGLIE : I galbuli si raccolgono in gennaio - marzo del secondo anno, quando non sono ancora del tutto induriti. I rametti si raccolgono in marzo - aprile, recidendo solo la porzione cresciuta nelle stesso anno perchè porta le foglie giovani ricche di resina.

Come utilizzare il Cipresso
Del Cipresso si usano due parti distinte; le foglie (o i giovani rami) e i frutti. Le prime, relativamente ricche di olio essenziale, hanno proprietà balsamiche ed espettoranti per uso interno; per uso esterno possono essere utilizzate con proprietà detergenti, leggermente antisettiche e riepitelizzanti.
I frutti più ricchi di tannini, hanno proprietà astringenti, vasocostrittrici, antiinfiammatorie e vengono utilmente impiegati, per via interna o esterna, nel trattamento delle varici e delle emorroidi, per tonificare la muscolatura della vescica e impedire la perdita involontaria di urina durante la notte.

USO INTERNO
Le foglie (o i rami giovani): Come balsamico, tossifugo, febbrifugo. Decotto: 6 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre cucchiai al giorno.
I frutti: Come antidiarroico e febbrifugo, tonico vescicale.
Infuso :Frutti 2 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre cucchiai al giorno.

USO ESTERNO
Le foglie (o i rami giovani): Come astringente, antisettico.
Decotto: 6 grammi in 100 ml di acqua. Fare la vaggi e impacchi.
I frutti: Per varici ed emorroidi.
Infuso: Frutti 5 grammi in 100 ml di acqua. Fare la vaggi e impacchi, con compresse imbevute di infuso sulle parti interessate.

Precauzione: Controindicato in gravidanza e in donne iperestrogeniche

USO MAGICO

Il Cipresso si pensava fosse un’albero malaugurante per la consuetudine di piantarlo nei pressi di Cimiteri, ed in alcune culture gli si attribuivano strani poteri magici legati all’”aldilà” ed agli spettri erranti.

Il suo uso magico, ci consente di preparare una miscela di incenso da usare nei rituali di protezione ed invocazione/evocazione.
Per la protezione pestiamo nel mortaio 1/5 parte di frutti di Cipresso, 1 parte di Artemisia, 1 di Lavanda, 1 di Basilico, 1/5 di Cinquefoglie e 1/5 di mirra.
Cerchiamo di ottenere un preparato sminuzzato che bruceremo sui carboncini.
Conservare il preparato in scatole di legno o sacchetti di cotone o yuta bianchi.

Per l’invocazione e l’evocazione, tritiamo 1 parte di foglie di Cipresso, 1 parte di Storace, 1/5 parte di polvere di Benzoino, 1 parte di Verbena, 1/5 parte di Issopo.
Cerchiamo di ottenere un composto semipolveroso che conserveremo in un saccheetino di cotone o yuta, nel quale aggiungeremo un quarzo ialino primario.

Il Cipresso veniva legato alla terra: il suo metallo il PIOMBO e le sue pietre … quarzo, carbone, marmo, sardonice.( se ci atteniamo solo all'influenza della Terra)

Si dice che il Cipresso, come albero dalle varie proprietà, risenta dell'influsso dei 4 elementi, quindi non solo legato alla terra: oltre alle proprietà che agiscono nelle misclele per invocare/evocare e proteggere, agisce sulla sfera intellettuale rendendoci attenti e pragmatici aiutandoci a ritrovare uno stato di calma e di integrità. Aiuta a focalizzarci sull'essenziale. Per persone fragili che hanno bisogno di ritrovare il centro, frena gli eccessi. In estate è ideale per rinfrescare e armonizzare l'umore. Un pizzico di polvere di foglie di Cipresso unito and un pizzico di polvere di Chiodi di garofano e qualche grano di mirra, favorisce la concentrazione nello studio dell'arte e nella lettura di testi magici.
Pianta sotto l'influsso di Saturno:( dimenticanza giustamente evidenziata da Nagoros..grazie)
( se ci atteniamo all'influenza dei 4 elementi ) Le pietre correlate al Cipresso sono : selenite, quarzo, giada, perla, avventurina, rodocrosite, acquamarina, crisopazio, smeraldo, agata e ambra. I metali sono l'oro, l'argento, il rame, lo stagno, il mercurio ed il piombo.
La sua costante presenza come pianta decorativa nei cimiteri, ha conferito al Cipresso la carica di "guardiano dei morti" o " guardiano del regno dell'ombra".






hanno collaborato Elfobianco)O( e chamo

Edited by chamo - 20/11/2006, 06:54
 
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Nagoros
view post Posted on 19/11/2006, 19:33




Si usa anche per l'elevazione spirituale data la sua forma di fiammella che ricorda molto le candele, e per le richieste, parlo del cipresso maschio ovviamente, e non di quello femmina i cui rami si estendono orizzontalmente; entrambi sono posti sotto il pianeta Saturno.

Nagoros
 
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Felce
view post Posted on 5/1/2007, 06:15




Per gli orientali era la pianta dell'immortalità,per questo è "albero della vita"...e noi che siamo dall'altra parte la mettiamo a guardia dell'ultima dimora forse come speranza per l'aldilà.
Si dice che in terra cinese per acquistare longevità si mangiassero le sue bacche.
Pianta cara ad Apollo e a sua sorella...il sole,come vita,la luna come morte/sonno,non a caso si dice che se un'uomo moriva all'improvviso era stato colpito da una freccia del Dio solare al contrario se periva una donna era stata Artemide.
Anche nei miti greci(Leggende di Ciparisso) si parla di lui,come albero dell'oltretomba e si parla del "Cipresso che tuffa la sua ombra nel Lete".
Decorazioni funeree erano realizzate con il suo fogliame,come segno di dolore e malinconia e i sacerdoti si cospargevano le vesti durante i sacrifici.
 
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2 replies since 26/10/2006, 07:10   3721 views
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