La Città degli DEI

melograno, ai suoi ordini magistra

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elfobianco)O(
icon12  view post Posted on 21/11/2006, 18:47




Melograno (Punica granatum)



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Famiglia: Punicaceae.

Genere: Punica.

Specie: P. granatum (per la produzione di frutti).

Droga: frutto, corteccia, fiori, foglie

Impiego terapeutico:
Invecchiamento dei tessuti e della pelle, ipercolsterolemia, aterosclerosi, disturbi cardiovascolari, coadiuvante la sindrome diarroica

Descrizione: originario dell'Asia Occidentale, è una pianta antichissima non raggiunge altezze superiori ai 5-7 metri. Ha foglie caduche, piccole e di forma allungata, che nei giovani germogli sono rosse, diventando poi di color verde chiaro Ha fiori rossi a 5-8 petali Il frutto è una bacca carnosa, denominata balausta, con buccia spessa, complesso. L’interno contiene molti semi carnosi, a forma di prisma, molto succosi.
Il frutto maturo è giallo-verde, con aree rossastre che occasionalmente occupano l’intera superficie del frutto. Melograno resiste bene alle alte temperature estive mentre, nelle zone meno calde teme parecchio le piogge e l'elevata umidità del terreno e dell'aria durante l'autunno. Il melograno non ha una forma precisa, se fatto crescere prende la forma di un cespuglio mentre se viene potata può assumere molte forme.

Il melograno può essere classificato in base all’acidità dei suoi frutti: acido, agro-dolce o dolce. Alcuni producono semi duri, tanto da rendere i frutti non eduli e soltanto alcune varietà sono classificate a seme soffice e quindi risultano di interesse commerciale.

In Italia si conoscono: Dente di Cavallo, Neirana, Profeta Partanna, Selinunte, Ragana e Racalmuto, tutte agro-dolci o dolci, adatte per il consumo fresco
Gia' 4000 anni fa gli egizi conoscevano le proprieta' vermifughe della radice del melograno.

Curiosità: pare che i romani avessero scoperto il melograno a Cartagine e non avevano esitato a definirlo il frutto più gustoso del Mediterraneo. In Europa, all'inizio del XIX secolo la scorza di questa radice era molto usata nella lotta contro la tenia. Recentemente e' stato preso in considerazione il succo di melograno per i suoi benefici cardiovascolari. Il frutto contiene in abbondanza tannino che hanno proprieta' astringenti. Oltre che vermifugo il melograno e' rinfrescante diuretico e tonico. La corteccia del frutto, ricca di tannino e' ancora usata in Africa del nord e in Oriente per conciare il cuoio. Con la buccia essiccata si ottiene un ottimo colorante: un caratteristico giallo tendente al verde che e' stato ritrovato perfino in alcune tombe egizie. In presenza di ferro essa da' una tinta nera adatta per farne inchiostro, anche i fiori possono servire per preparare un inchiostro rosso. Il frutto oltre a essere un insolito dessert, e' il protagonista di golose gelatine, bevande dissetanti, granite, marmellate. Il succo di melagrana e' adoperato in cucina nella preparazione dei dolci ma anche della carne.

Di origine indiana è la credenza che il succo di questo frutto combatta la sterilità. Nella mistica cristiana questo simbolismo si arricchisce di significato spirituale, fino a considerare il frutto, e i suoi semi, espressione della perfezione divina. In turchia c’è l’usanza per le spose scagliare un frutto di melograno per terra ed il numero di chicchi uscito dal frutto indicherà il numero di figli che partoriranno. In Dalmazia invece lo sposo trasferisce dal giardino del suocero al suo una pianta di melograno

I frutti di melograno hanno proprietà astringenti e diuretiche è un forte eccitante del sistema nervoso, con potente azione sulle pulsazione cardiache vengono generalmente consumati freschi, in alcuni Paesi i frutti sono usati per la decorazione di macedonie servite in apposite coppe. L’epidermide del frutto risulta costituita per oltre il 30% da tannini da cui è possibile ricavare un colorante giallo impiegato nell’artigianato degli arazzi nei Paesi Arabi. Dalle radici è possibile ricavare coloranti utilizzati nella cosmesi. Interessante è anche l’impiego del melograno come pianta medicinale; la corteccia contiene alcaloidi, i fiori ed i frutti tannini e mucillaggini. La corteccia è un potente tenifugo, è velenosa e da usare con cautela.

i fiori si usano in infuso contro la dissenteria.

INFUSO:
3 grammi di fiori di Melograno in 150 ml d’acqua. Un bicchiere al bisogno come ottimo astringente intestinale.

La pianta è di grande effetto ornamentale specialmente gli esemplari con branche e tronchi contorti. Tanto il P. granatum, con frutti eduli, quanto il P. nana, a taglia ridotta e con frutti non commestibili, vengono utilizzati in parchi e giardini come piante singole o a gruppi, e soprattutto per realizzare siepi e bordure.

USO MAGICO

Pianta legata all’elemento Acqua, ed al pianeta Luna e Venere, il metallo è l’argento e le sue pietre sono il quarzo ialino, la selenite, sodalite, ametista, opale. Il frutto è simbolo di fertilità e ricchezza proprio per il notevole numero di grani contenuti al suo interno. Nel linguaggio floreale, per il suo colore acceso, esprime amore ardente. Questa pianta ha anche una valenza a quella della giustizia e di equilibrio, questo è dato dal fatto che il contrappeso (romano) della bilancia della giustizia abbia forma di melograno.
Alcuni rami fioriti di melograno nella propria casa, favoriscono il buonumore e la felicità.

Dalla corteccia essicata e tritata si ottiene unapolvere che si usa per realizzare una miscela di incenso per purificare un’ambiente dalle energie negative.

1 cucchiaino scarso di polvere di corteccia di Melograno, 1 cucchiaino scarso di cannella in polvere, 1 parte di Verbena, una parte di Artemisia e mezzo cucchiaino di mirra.
Polverizzate il preparato e conservatelo in un recipiente di terracotta o vetro che esporrete alla luna crescente nel giorno di giove. Usate sui carboncini e fate attenzione ai fumi che possono essere fastidiosi . Aprite una finestra ed accendete una candela bianca ed una verde chiara.

Per divinare, pestate nel mortaio i petali dei fiori secchi di Melograno, 7 chiodi di garofano, un poco di incenso e qualche grano di mirra. Polverizzate e conservate in un recipiente di vetro che esporrete alla Luna crescente per 3 notti, cominciando la notte di venere.
Bruciate sui carboncini ed accendete una candela di colore argento.

Per l’amore preparate un sacchettino di tela color bianco sul quale disegnerete il simbolo dell’Acqua e di Venere. Scrivete 7 volte il nome della persona per la quale si realizza il sacchettino.
Inserite nel sacchettino una manciata di fiori di Melograno, un po’ di Lavanda, Mughetto, Verbena, Artemisia e Tormentilla. Chiudete il sacchettino con un cordoncino intrecciato con i seguenti colori: bianco, rosso e verde. Fumigatelo su Potentilla ed incenso ed esponetelo 3 notti alla luna crescente e 2 mattina ai primi raggi dell’alba di Venerdi.


scheda preparata da Elfo)O( e chamo

Edited by chamo - 22/11/2006, 06:14
 
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°Proxselkore°
view post Posted on 21/11/2006, 19:30




Elfo mi hai letto nel pensiero, volevo aprirlo io :D

E' uno di quei frutti sacri alla Dea, che trova larga applicazione in Arte, perchè è simbolo di fertilità oltre che di amore come già espresso.

E' legato alle ovaie e quindi è sostitutivo del volto della Vergine, o Fanciulla.

Hai già detto il resto :P
 
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Berkana
view post Posted on 22/11/2006, 01:06




Finalmenteeeeeeeeeeeeeee!
Grazie ragazzi il vostro contributo è sempre eccellente...che dire:
oggi ho imparato una cosa in più.
Preparerò sicuramente uno degli incensi.

Berk
 
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Felce
view post Posted on 29/12/2006, 06:48




La "mela granata" è il simbolo dell'energia vitale.
I frutti con i semi generalmente sono simbolo di fecondità e quando reglati sono un augurio di prosperità.
il suo colore rosso rimanda al sangue quindi richiama l'energia,la vita e qualcuno dice anche la sensualità.
Essendo un'amichetta della mela viene annoverato in quei frutti dalla doppia valenza,come lei ha un'attribuzione di piacere,erotica dall'altra un fattore oscuro.
Pensate al mito di Proserpina che mangiato un pezzetto di melograno deve rimanere negli inferi,perchè ha ceduto alla tentazione...ma anche il desiderio di rimanere con Ade.
Il frutto del desiderio è sacro a Venere e ad Era...lei viene rappresentata con una melagrana in mano,logicamente è la dea della virtù del focolare.
In Cina rappresenta l'organo sessaule femminila e richiama direttamente il portato erotico e fecondo.
In Egitto il succo di questo frutto veniva unito alla birra per trasformarla in una bevanda magica salvifica.
La sua simbologia è traslata anche nella religione islamica,dove i semi diventano le lacrime di Fatima...altri del Profeta...ma personalmente è un'attributo più femminile.
Pare sia chiamato "frutto dello spirito"perchè dono divino insieme al dattero e all'uva.
 
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costream
view post Posted on 29/12/2006, 19:29




Nella mitologia greca la melagrana è il "cibo dei morti" e Kore, figlia di Demetra, Dea dell'agricoltura, fu condannata a divenire la custode dell'Oltretomba, con il nome di Per-efone, per averne mangiato alcuni grani.
Oltretutto ancora oggi in Capitanata (Puglia) "molte famiglie cuociono in grosse caldaie notevoli quantità di ceci o di grano, che condiscono col succo degli acini di melograno, e ne offrono dei piatti ai poveri in suffragio delle anime dei defunti".
 
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4 replies since 21/11/2006, 18:47   1919 views
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