La Città degli DEI

Ostacoli

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Hermete
view post Posted on 2/1/2007, 14:43




Nel cammino dell'Arte sono tanti gli ostacoli che si incontrano, ma agli inizi, quando una persona si accinge a seguire questo sentiero, secondo voi, cosa deve far fronte?

Quali sono gli ostacoli principali che si possono incontrare e che spesso portano il praticante a "mollare"?

Voi come li avete superati?

Spero non vi dispiaccia se voglio sentire un pò le vostre voci prima di dire la mia!


Hermete


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Edited by Hermete - 30/1/2007, 17:58
 
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elfobianco)O(
view post Posted on 2/1/2007, 15:08




Agli inizi del cammino dell'arte credo che il più grande ostacolo sia lo scostamento totale a cio che prima credevamo... certo chi si avvicina all'arte, al paganesimo o a una credenza neopagana, ha gia basi deboli dove poggia le ultime cose in cui prima credeva, ma ci sono... solo dopo un'attento esame e studio fatto con costanza e col senno di poi si può far fronte a questo ostacolo...

l'ostacolo maggiore che secondo me porta a "mollare" e la sfiducia in noi stessi, e la non completa sicurezza nelle proprie capacità...

per quanto mi riguarda, il mio ostacolo era il sentirmi solo come praticante, non avevo punti a cui appigliarmi e mai una stella a cui rivolgermi... questo è l'ostacolo con cui ho combattuto prima di tutto.
poi lo studio e la comprensione di cio che mi circonda, la voglia di apprendere cose che sentivo anche prima di conoscere l'arte ma che non sapevo da dove provenivano...

l'ostacolo della solitudine (che a volte ho ancora) non so come lo superato ma gia come ho detto nel "bilancio della città" voi mi avete dato una mano incredibile a non sentirmi solo... lo studio va avanti e con esso il distacco dalla vecchia cultura è sufficientemente superato ^^

Elfo)O(

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Edited by elfobianco)O( - 30/1/2007, 19:15
 
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*Kalì°
view post Posted on 2/1/2007, 15:35




A cosa si deve far fronte? Bè l'avvicinarsi ad una nuova religione, secondo me, è un rivoluzionare totalmente la vita, cambiare tutto il modo di pensare, comportarsi con tutti e con tutto in una maniera nuova. Quindi secondo me il primo ostacolo è la paura del cambiamento totale della nostra vita...

Gli ostacoli che portano a mollare (ma solo le persone meno decise possono abbandonare una religione come la Wicca) sono le più svariate... C'è che ha paura dei pregiudizi, c'è chi si arrende al primo rito che non funziona, c'è chi dopo aver conosciuto certi aspetti cambia idea e condanna tutti i credenti, c'è chi si sottovaluta e rinuncia...

CITAZIONE
per quanto mi riguarda, il mio ostacolo era il sentirmi solo come praticante, non avevo punti a cui appigliarmi e mai una stella a cui rivolgermi... questo è l'ostacolo con cui ho combattuto prima di tutto.

Quoto appieno... Il non avere nessuno con cui parlare dell'Arte può portare a mollare tutto...

*kALì°


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Edited by Hermete - 31/1/2007, 11:53
 
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°LadyWillow°
view post Posted on 2/1/2007, 20:01




In primo luogo ho dovuto affronatre la disinformazione..Sapevo ben poco sull'argomento..E l'essere sola non aiutava gran chè..in quanto ho dovuto cercare con solo le mie forze, e il tutto di nascosto perchè questi non sono argomenti che si trattano facilmente..
Senza contare gli scarsi mezzi per arrivare a comprare strumenti e quant'altro..

Potrei anche dire il contatto con forze nuove..Che a volte possono fare paura..specialmente se si è molto piccoli.. Perchè io da che ho memoria ho sempre avuto fatti strani che richiamavano la mia attenzione..E il fatto o i fatti più clamorosi si sono concentrati in 5a elementare.. e una bimba di 9 o 10 anni cosa può sapere?

E poi c'è il fatto dei mille dubbi che si hanno..sarà vero, non sarà vero...E quando ti decidi a provare le prime volte raramente vanno bene..e qui ti prende lo sconforto..

E poi andando avanti con gli anni..e seguendo il percorso, magari ti accorgi che tutti gli studi fatti fino ad ora sono errati e vi sono enormi lacune...e inizi a non vedere più il tuo percorso..ti pare che sia stato tutto inutile..le piccole lotte fatte per arrivare sin qui..tutto non ha più senso..

Ma comunque decidi di andare avanti lo stesso..Forse questo è uno dei vantaggi del solitario: Cadere e sapersi rialzare con le sole proprie forze.
E così ti rimbocchi le maniche e inizi da capo, sperando che sta volta vada meglio e che riuscirai finalmente a capire qual'è il tuo posto e quale percorso sia il tuo. ^^
 
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chamo
view post Posted on 3/1/2007, 07:25




Personalmente ho cominciato molto presto ad avvertire in me stesso una diversità che mi aveva portato ad essere guardingo e diffidente: non mi ritrovavo nei coetanei che frequentavo ne tantomeno nei loro interessi.
Il verificarsi di alcuni fenomeni mi spinse ( la necessità di sapere ) a voler approfondire quello che mi succedeva, pur non avendo ancora le capacità intellettuali per comprendere appieno il significato delle cose.
Il fatto di avere intrapreso il cammino magico, io non l'ho vissuto come "abbandono" di qualche cosa d'altro, è semplicemente stato il percorso che mi risultava più familiare, anche se in parallelo scorrevano tutte le consuetudini legate all'educazione religiosa che si ha dalla famiglia. Il sentiero magico ha cominciato a spingersi sempre più lontano, ed i nuovi orizzonti e panorami che mi mostrava non mi turbano poichè era come se me li aspettassi, e li affrontavo con gioia e reverente rispetto. Questo stato di cose ha però creato uno stato di solitudine che in certi casi era voluta e consapevole: più proseguivo per il sentiero magico, più la diversità che sentivo tra me e le altre persone si faceva maggiore, relegandomi in una situazione di incerta tranquillità. Avrei voluto parlare e condividere quello che avevo conosciuto, ma non trovavo nessuno con cui farlo, e questo mi portò a decidere di non diventare succube, ma di cercare una sorta di integrazione anche con chi fosse al di fuori del mio sentiero. Con l'andare degli anni, e nel mio caso si è verificato presto, ho conosciuto finalmente chi poteva comprendere, chi sapeva dare una risposta ai quesiti che mi ponevo e che restavano isolati nella loro posizione di stallo. Non credo siano state coincidenze, ma anche queste tappe erano certamente incluse nel disegno che il sentiero magico stava disegnando. La famiglia accettò con rassegnazione le mie decisioni, e forse vennero tranquillizzati dalla mia stessa tranquillità e dal modo con cui proseguivo il mio cammino di studi esoterici. Credo mi abbia aiutato ad essere accettato dai miei genitori il fatto di non avere mai proclamato il mio paganesimo o comunque la mia scelta spirituale: anche da parte loro vi era rispetto per queste " cose " che sono comunque legate alla deità, e come tali " rivestite di una sacralità" che non prevede lo scherzo. Crescendo ancora la mia personalità ed il mio carattere si erano forgiati per quello che dovevano, e non si palesarono più quei dubbi adolescenziali, ne quelle paure date dal senso di isolamento: ero io, ero così, e sopratutto stavo bene con me stesso e con gli altri. Chi non mi accettava ( e sono stati tanti ), chi era arrivato a temermi ( e sono stati tanti ) si sono dispersi, mostrandomi la loro vera indole. Sono cresciuto ed arrivato sino ad oggi, stimolato ad un continuo studio e approfondimento di quelle materie che compongono la Magia, o per meglio dire, quella piccolissima parte di Magia che mi appartiene e che mi ha svelato il suo volto dopo anni di prove, insegnadomi che l'umiltà ha una forza dirompente, e che ogni passo del sentiero magico ha il suo corrispettivo nella vita di ogni giorno. Insegnamenti che mi hanno insegnato tanto e mi hanno aperto la mente, e per i quali non posso che essere contento. Il mago o la strega sono sempre in prima persona davanti ad ogni cosa che fanno, ed anche nella stessa ricerca e studio, pongono la loro figura davanti ad ogni altra, pagando così degli errori commessi.
Come tutti ho avuto qualche successo a prezzo di tanti sacrifici, ma anche grazie a questo mi sono temprato ed ho trovato la forza di proseguire anche quando il prezzo pagato era stato altissimo.
Oggi nessuno di chi si incammina su questo sentiero può onestamente dire di sentirsi solo: i tempi attuali ci consentono di trovare con facilità altri con cui condividere i propri pensieri, confrontarsi alla ricerca di crescita spirituale e magica. Importante è non mentire a se stessi e cercare di creare in sé " equilibrio": ogniuno di noi a suo modo. La strada Magica è fatta di tanti tasselli che si compongono, e che danno vita ad un disegno complesso e variegato sul quale sono disposte tappe da raggiungere: non si può barare con la speranza di proseguire a maggior velocità, perchè si ricade sempre ed inevitabilemente al punto da cui si era partiti.


chamo
 
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Hermete
view post Posted on 3/1/2007, 17:30




Credo che il primo ostacolo che una persona che si accinge ad intraprendere questo cammino si trova davanti è il fare i conti con se stesso!

Vedere come realmente si è nella parte più oscura del proprio Io non è quasi mai piacevole ed indolore, anzi... porta a galla quelle sofferenze e quei sensi più cupi per cui la mente umana si prodriga tanto di combattere, innalzando dei muri.

Vedere in faccia ogni aspetto piacevole e meno, vedere quanto quelli negativi sono radicati e ci hanno ferito. Tirare fuori quelle difese che abbiamo consciamente o meno costruito per far fronte alle sofferenze che venendo a galla portano spesso distruzione della persona.

Ho visto molti abbandonare non appena vedono un fiorire di queste cose, altri le affrontano, c'è sempre un vincente ed un perdente.

Per quanto riguarda il senso di solitudine di cui parli, chamo, non sono d'accordo. E' vero che oggi i tempi sono cambiati e si trova molta più gente che è interessata a certe tematiche, ma il senso di solitudine che si prova è spesso più profondo, molto di più di quanto si pensi.

Ho notato quanto sia "particolare" l'ambiente pagano e non sempre si viene accettati, o meglio, raramente coloro che hanno più esperenza sia nelle pratiche esoteriche che di vita anche in relazione al nostro credo, è disposto ad esserti vicino! C'è chi si discosta volutamente in quanto dice che se affronti da solo ti rafforzi, c'è chi è geloso del suo sapere tanto sudato negli anni.... però spesso il praticante si ritrova solo!

Spesso invece, quando un'amicizia è già fiorita, basta una piccola diatriba a rovinare tutto, un pensiero diverso fa crollare una pseudo amicizia precedentemente costruita.... non erano forse vere amicizie? Bè quanto ancora si deve soffrire? Per l'eternità?

Dalle vostre parole ho capito che uno tra i principali ostacoli è proprio il senso di solitudine, tutti cercano di combatterlo, ma non vi è mai venuto in mente che forse bisognerebbe semplicemente accettarlo? E accettandolo sarà più facile rimanere più tranquilli e rilassati e molto probabilmente con l'equilibrarsi di noi stessi, fare amicizie senza troppe aspettative repentine?

Ecco io penso che uno dei primi ostacoli che la Strega incontra è il fatto che si ostina a combattere cose che fanno parte di lei, invece di accettarle, comprenderle e magari risolverle dopo aver analizzato bene la propria situazione alla luce delle espereinze maturarte con gli anni!


Hermete
 
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Felce
view post Posted on 3/1/2007, 17:49




Il fatto di non ritrovarsi con gli altri è molto comune..per quanto mi riguarda più che solitudine ho provato disagio,il fatto dello stare soli sinceramente non mi ha mai preoccupato più di tanto.
In quinta elementare ricordo di aver detto una frase alla mia maestra:"Si nasce,si vive esi muore soli!".
Con la faccetta convinta ho sparato questa frase zittendo l'insegnante...mia madre ancora ride^^...ero piccola,ma è una cosa che sempre ricordo è quello di imparare a fare le cose da sola,a cercare le risposte da me senza aspettare che qualcuno più grande o più saggio mi aiuti.
vogliamo metterci che da bravo capricorno non mi è stato tanto difficile..sono silitaria per natura...e devo dire che arrivati a questo punto mi trovo anche bene così,cerco solo di essere un pò più malleabile.
Non posso pretendere che tutti la pensino come me..ne tanto meno io camminare per forza con loro,ma è sicuramente piacevole incrociare persone sulla mia stesa linea d'onda!
Un'ostacolo per me è sicuramente la pigrizia,c'ho riflettuto molto nel tempo..non sò bene perchè ma ho sempre la sensazione di dover lasciar perdere,non per paura,o perchè non le capacità è che per ora non ne ho bisogno non ne ho l'esigenza non sò decifrare bene la cosa...devo elaborarla ancora un pò!

CITAZIONE
Ho notato quanto sia "particolare" l'ambiente pagano e non sempre si viene accettati, o meglio, raramente coloro che hanno più esperenza sia nelle pratiche esoteriche che di vita anche in relazione al nostro credo, è disposto ad esserti vicino! C'è chi si discosta volutamente in quanto dice che se affronti da solo ti rafforzi, c'è chi è geloso del suo sapere tanto sudato negli anni.... però spesso il praticante si ritrova solo!

Spesso,ho notato che chi si cuce troppo la bocca in realtà non ha nulla...forse ho incontrato i cosiddetti ciarlatani gli sbruffoni del campo..
Le persone che sanno,riconoscono chi può apprendere e impartiscono piccole gocce per tastare il terreno,quando avranno la "certezza"dei buoni propositi e delle capacità del pargoletto..allora parleranno,ma niente è dovuto bisogna meritare le cose e sudarcele^^
 
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°LadyWillow°
view post Posted on 3/1/2007, 19:48




CITAZIONE
Dalle vostre parole ho capito che uno tra i principali ostacoli è proprio il senso di solitudine, tutti cercano di combatterlo, ma non vi è mai venuto in mente che forse bisognerebbe semplicemente accettarlo?

Per quanto, credo sia molto difficile restare soli...L'uomo non è nato per stare solo...E anche se ci si abitua in queste cose alla solituine, prima o poi si cerca sempre il confronto con qualcuno...E credo che questo valga per tutti quelli che son qui...

Non intendo con questo dire imparare ed avere un supporto dagli altri, ma un semplice scambio di opinioni..

Imparare da soli credo fortifichi di più, e ci prepara meglio ad affrontare ogni situazione con ciò che abbiamo sempre a nostra disposizione: solo le nostre forze..
 
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LightShadow
view post Posted on 9/1/2007, 17:56




CITAZIONE
Quali sono gli ostacoli principali che si possono incontrare e che spesso portano il praticante a "mollare"?

Voi come li avete superati?

Il primo ostacolo che mi sono ritrovata davanti... Beh è stato prendere il coraggio di cominciare questo cammino che sentivo mi avrebbe cambiata dentro in modo se non radicale, comunque in modo molto forte...

Una volta cominciato mi sono trovata di fronte mia mamma e mio patrigno che mi accusavano di essere una satanista e chissà cos altro. Lì è stato difficile da superare... Ho avuto una brutta crisi è ho categoricamente rifiutato l'Arte. Non ne volevo più sapere. Ma i miei Dei nn mi hanno abbandonata^^ Alla fine ho dovuto lasciare quella famiglia per andare da mio padre che pur non condividendo il mio credo lo rispetta^^

Per non parlare di tutte le volte che ho avuto ripensamenti dovuti appuntoi ad ostacoli che ritenevo troppo grandi da superare, ma alla fine tutto si è sistemato!

CITAZIONE
Credo che il primo ostacolo che una persona che si accinge ad intraprendere questo cammino si trova davanti è il fare i conti con se stesso!

Vedere come realmente si è nella parte più oscura del proprio Io non è quasi mai piacevole ed indolore, anzi... porta a galla quelle sofferenze e quei sensi più cupi per cui la mente umana si prodriga tanto di combattere, innalzando dei muri.

Sraquoto Herm ^_^
L'ho visto in me all'inizio e lo vedo in altre persone che ora sono un pò in crisi...Ma come sempre l'importante e superare gli ostacoli^^

Light
 
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chamo
view post Posted on 10/1/2007, 09:04




Credo che la solitudine di cui si parla in questo post, non derivi tanto dalla nuova condizione di pagano o mago/strega, ma dal timore stesso della non accettazione da parte degli altri. Personalmente credo che un'ostacolo grande da superare sia quello di ritrovarsi diversi da quanto si era creduto di essere: questo mi pare un grande ostacolo da superare in ragione dell'indole abitudinaria dell'uomo. Il riscoprisi nuovo, in una dimensione che ci rivela orizzonti impensati sino a qualche tempo prima, la spinta interiore di una spiritualità che non si pensava possedere......tutti questi sono ostacoli ( piacelvomente superabili) figli di un nostro nuovo " essere" e modo di concepirsi. La non accettazione da parte degli altri ( escludo la famiglia per ovvie ragioni), credo che in buona parte dipenda anche da noi stessi, e proprio in ragione del fatto che noi stessi fatichiamo ad accettarci: inconsciamente sappiamo di essere diversi dagli altri, ed il senso di aggregazione che l'uomo ha, ne risente subito!
Accettare la Magia, accoglierla nella nostra vita ed esistenza, ed allo stesso modo farsi accogliere da essa, ci dà una nuova energia, uno sguardo verso orizzonti infiniti e nei quali troveremo certo le risposte che sino ad ora non avevamo trovato.
CITAZIONE
CITAZIONEHo notato quanto sia "particolare" l'ambiente pagano e non sempre si viene accettati, o meglio, raramente coloro che hanno più esperenza sia nelle pratiche esoteriche che di vita anche in relazione al nostro credo, è disposto ad esserti vicino! C'è chi si discosta volutamente in quanto dice che se affronti da solo ti rafforzi, c'è chi è geloso del suo sapere tanto sudato negli anni.... però spesso il praticante si ritrova solo!

Spesso,ho notato che chi si cuce troppo la bocca in realtà non ha nulla...forse ho incontrato i cosiddetti ciarlatani gli sbruffoni del campo..
Le persone che sanno,riconoscono chi può apprendere e impartiscono piccole gocce per tastare il terreno,quando avranno la "certezza"dei buoni propositi e delle capacità del pargoletto..allora parleranno,ma niente è dovuto bisogna meritare le cose e sudarcele^^

Rifacendomi a queste due citazioni, concordo nel dire che a volte si fatica ad essere accettati da " gruppi" o da coloro che hanno maggiori conoscenze. Penso che le possibilità siano 2, ovvero vi sono gruppi o persone che hanno maggior conoscenza, che hanno faticato tanto e tanto per ottenerla e per potere riunirsi e condividerli, che temono come la peste intrusioni di chi non conoscono e che potrebbe essere una persona che "dice" di essere ciò che non è, quindi va da se la diffidenza. Se comunque si insiste e si dimostra che non solo si dice di essere, ma si è,, allora la diffidenza andrà scomparendo per lasciare il posto ad una nuova e piacevole amicizia. Altra cosa sono coloro che dicono di sapere, ma non sono disposti ad elargire niente della loro conoscenza: in Magia avete mai sentito dire che la caratteristica di un mago/strega sia la gelosia? La superbia? La presunzione?...credo di no! Quindi viene da sèanche la risposta a questa situazione.
Certo che la Magia è un lungo percorso complesso e che sempre mette in primo piano chi la pratica, quindi non è nemmeno il caso di " buttare le perle ai porci" ( come dice il proverbio), ed una logica cautela non pregiudica la possibilità di dare o ricevere insegnamenti superiori. L'umiltà ha un potere dirompente: purtroppo non lo si pensa e si tende ad usare altri metodi per giungere ad ottenere ciò che si vuole.
CITAZIONE
Quali sono gli ostacoli principali che si possono incontrare e che spesso portano il praticante a "mollare"?

beh, un motivo potrebbe essere la sola consapevolezza della complessità dell'intraprendere il cammino magico, la paura che potrebbe nascere con l'avanzare sul percorso, e venire a conoscenza di "cose" che se non si conoscono bene, possono causare danni o spiacevolissime situazioni. Altro ostacolo è la consapevolezza di dovere lavorare tanto su di sè, e l'intropsezione fa paura ed è molto difficile!

Rifacendomi alle parole di Hermete...
CITAZIONE
Dalle vostre parole ho capito che uno tra i principali ostacoli è proprio il senso di solitudine, tutti cercano di combatterlo, ma non vi è mai venuto in mente che forse bisognerebbe semplicemente accettarlo?

...sono daccordo in parte poichè in queste parole mi pare ci sia della rassegnazione, ed invece l'accettazione non è per forza rassegnazione, ma dalla propria accettazione si può gettare il primo mattone su cui costruirsi quell'equilibrio che ancora manca e che alleggerirà il senso di solitudine. Forse anche questo è uno dei tanti ostacoli che il percorso magico prevede per chi vi si dedichi con cuore ed anima: superarlo è un'altro passo avanti nella crescita personale e nel conseguimento della maturità che si sta cercando di ottenere.
A volte si "molla" perchè la Magia non è un gioco ne un passatempo: la Magia chiede tanto ed all'inizio da poco!! La Magia non è fatta di quei valori terreni di cui siamo impregnati, e che sono difficilissimi da rimuovere:anche questo è un'ostacolo fatto di abitudinarietà....che non si confà al futuro mago/strega!!


chamo
 
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NoviLuna
view post Posted on 18/1/2007, 13:14




Il mio personale ostacolo all'inizio è stata l'incostanza:
era difficile imporsi di eseguire esercizi puntualmente e
ogni giorno.
Poi coi risultati le cose sono cambiate, finchè ho cominciato
a pensare che me la stavo raccontando e ad avere la
necessità di confrontarmi.
Il secondo ostacolo è stato trovare persone con cui confrontarsi.
Ho dovuto attendere un paio di anni per superarlo.
Gli ostacoli che trovo adesso sono quelli economici:
ci sono molti corsi interessanti e libri e luoghi da visitare,
i miei risparmi non sono sufficienti.
Anche il tempo a disposizione non lo è.
Ma poi ci penso e mi accorgo che è una questione di priorità:
quando voglio fortemente qualcosa non ci sono ostacoli!
Non so se mi spiego...
Cerco sempre di ricordarmelo quando devo fare qualcosa.
Mi chiedo sempre quanto conta per me e gli ostacoli si smaterializzano
come per....Magia ;)
 
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Lupo di Giada
view post Posted on 18/1/2007, 23:09




il mio ostacolo più grande sin dall'inizio è stato ed è ancora la solitudine...passare poi da una religione(quella cattolica...anche se non praticata) svolta maggiormente in comunione con gli altri ad una religione(la Wicca)che si è costretti a vivere in solitudine è veramente fastidioso!
Per solitudine intendo sia in senso stretto:essere lontani da altri del tuo stesso credo sia in senso lato:avere un idea diversa dalla maggior parte dei wiccan italiani!
E' veramente difficile conoscere persone interessate veramente alla tua conoscenza e gli unici pagani che sono riuscito a contattare privatamente sono stati o metallari filofascisti a cui interessa solo la parte magica della wicca o romantici punkabbestia che spesso confondono la Wicca per Green Peace made in Oddworlds...o come si dice!
Per il mio pensiero personale invece molto spesso mi scontro con la corrente pagana dominante in italia affermando che più si nasconde la nostra fede e più si alimentano pregiudizi...lungi dall'essere proselitista,vorrei solo cominciare (nel mio piccolo) ad annientare la spessa coltre di pregiudizi e di ignoranza che ricopre l'Italia e il mondo riguardo il paganesimo e la magia!Questo ovviamente non per fare proseliti o per "sbandierare" la mia fede ai quattro venti(quanto piace questa frase ai più...!!!),ma per vivere meglio la nostra religione!Parliamoci chiaro la solitudine è un male che affligge la maggior parte di noi pagani...non possiamo parlare dell'Arte o fare esclamazioni del tipo:Oddea,Madre Natura!! o la classica Santi Numi senza essere presi per folli dai più,e ancora sui media il paganesimo viene fortemente e pesantemente etichettato come idolatria,edonismo o peggio ancora satanismo,senza che nessuno alzi un dito.Così quella che viene considerata la religione della Natura viene relegata nello strumento tecnologico,quindi artificiale per eccellenza,che è internet,un controsenso no?
 
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NoviLuna
view post Posted on 29/1/2007, 18:26




Per Lupo di Giada:
Ma alle persone che stanno attorno a te (parenti, amici conoscenti) hai detto e spiegato chi sei e perchè?
NLù

topic interamente spostato sul portale


Edited by elfobianco)O( - 4/2/2007, 15:38
 
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