Credo che la solitudine di cui si parla in questo post, non derivi tanto dalla nuova condizione di pagano o mago/strega, ma dal timore stesso della non accettazione da parte degli altri. Personalmente credo che un'ostacolo grande da superare sia quello di ritrovarsi diversi da quanto si era creduto di essere: questo mi pare un grande ostacolo da superare in ragione dell'indole abitudinaria dell'uomo. Il riscoprisi nuovo, in una dimensione che ci rivela orizzonti impensati sino a qualche tempo prima, la spinta interiore di una spiritualità che non si pensava possedere......tutti questi sono ostacoli ( piacelvomente superabili) figli di un nostro nuovo " essere" e modo di concepirsi. La non accettazione da parte degli altri ( escludo la famiglia per ovvie ragioni), credo che in buona parte dipenda anche da noi stessi, e proprio in ragione del fatto che noi stessi fatichiamo ad accettarci: inconsciamente sappiamo di essere diversi dagli altri, ed il senso di aggregazione che l'uomo ha, ne risente subito!
Accettare la Magia, accoglierla nella nostra vita ed esistenza, ed allo stesso modo farsi accogliere da essa, ci dà una nuova energia, uno sguardo verso orizzonti infiniti e nei quali troveremo certo le risposte che sino ad ora non avevamo trovato.
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CITAZIONEHo notato quanto sia "particolare" l'ambiente pagano e non sempre si viene accettati, o meglio, raramente coloro che hanno più esperenza sia nelle pratiche esoteriche che di vita anche in relazione al nostro credo, è disposto ad esserti vicino! C'è chi si discosta volutamente in quanto dice che se affronti da solo ti rafforzi, c'è chi è geloso del suo sapere tanto sudato negli anni.... però spesso il praticante si ritrova solo!
Spesso,ho notato che chi si cuce troppo la bocca in realtà non ha nulla...forse ho incontrato i cosiddetti ciarlatani gli sbruffoni del campo..
Le persone che sanno,riconoscono chi può apprendere e impartiscono piccole gocce per tastare il terreno,quando avranno la "certezza"dei buoni propositi e delle capacità del pargoletto..allora parleranno,ma niente è dovuto bisogna meritare le cose e sudarcele^^
Rifacendomi a queste due citazioni, concordo nel dire che a volte si fatica ad essere accettati da " gruppi" o da coloro che hanno maggiori conoscenze. Penso che le possibilità siano 2, ovvero vi sono gruppi o persone che hanno maggior conoscenza, che hanno faticato tanto e tanto per ottenerla e per potere riunirsi e condividerli, che temono come la peste intrusioni di chi non conoscono e che potrebbe essere una persona che "dice" di essere ciò che non è, quindi va da se la diffidenza. Se comunque si insiste e si dimostra
che non solo si dice di essere, ma si è,, allora la diffidenza andrà scomparendo per lasciare il posto ad una nuova e piacevole amicizia. Altra cosa sono coloro che dicono di sapere, ma non sono disposti ad elargire niente della loro conoscenza: in Magia avete mai sentito dire che la caratteristica di un mago/strega sia la gelosia? La superbia? La presunzione?...credo di no! Quindi viene da sèanche la risposta a questa situazione.
Certo che la Magia è un lungo percorso complesso e che sempre mette in primo piano chi la pratica, quindi non è nemmeno il caso di " buttare le perle ai porci" ( come dice il proverbio), ed una logica cautela non pregiudica la possibilità di dare o ricevere insegnamenti superiori. L'umiltà ha un potere dirompente: purtroppo non lo si pensa e si tende ad usare altri metodi per giungere ad ottenere ciò che si vuole.
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Quali sono gli ostacoli principali che si possono incontrare e che spesso portano il praticante a "mollare"?
beh, un motivo potrebbe essere la sola consapevolezza della complessità dell'intraprendere il cammino magico, la paura che potrebbe nascere con l'avanzare sul percorso, e venire a conoscenza di "cose" che se non si conoscono bene, possono causare danni o spiacevolissime situazioni. Altro ostacolo è la consapevolezza di dovere lavorare tanto su di sè, e l'intropsezione fa paura ed è molto difficile!
Rifacendomi alle parole di Hermete...
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Dalle vostre parole ho capito che uno tra i principali ostacoli è proprio il senso di solitudine, tutti cercano di combatterlo, ma non vi è mai venuto in mente che forse bisognerebbe semplicemente accettarlo?
...sono daccordo in parte poichè in queste parole mi pare ci sia della rassegnazione, ed invece l'accettazione non è per forza rassegnazione, ma dalla propria accettazione si può gettare il primo mattone su cui costruirsi quell'equilibrio che ancora manca e che alleggerirà il senso di solitudine. Forse anche questo è uno dei tanti ostacoli che il percorso magico prevede per chi vi si dedichi con cuore ed anima: superarlo è un'altro passo avanti nella crescita personale e nel conseguimento della maturità che si sta cercando di ottenere.
A volte si "molla" perchè la Magia non è un gioco ne un passatempo: la Magia chiede tanto ed all'inizio da poco!! La Magia non è fatta di quei valori terreni di cui siamo impregnati, e che sono difficilissimi da rimuovere:anche questo è un'ostacolo fatto di abitudinarietà....che non si confà al futuro mago/strega!!
chamo